L’inizio di EURO2020

Ci siamo dunque dopo un anno di attesa……l’11 Giugno 2021 comincia la 16ma edizione del Campionato Europeo di calcio 2020 o UEFA Euro 2020. In occasione del 60º anniversario dalla nascita del Torneo – la fase finale non ha luogo in una singola Nazione o eventualmente in due come già successo – per la prima volta nella Storia in 11 distinte Città Europee (Londra – Roma – Monaco di Baviera – Baku – San Pietroburgo – Budapest – Siviglia – Bucarest – Amsterdam – Glasgow – Copenaghen). E’ dunque il primo il Torneo Europeo itinerante – a sedi miste – e nessuna Nazionale è stata qualificata come squadra ospitante.
La partita inaugurale si è tenuta allo Stadio Olimpico di Roma, mentre la fase finale del Torneo (le Semifinali e la Finale) si disputeranno al Wembley Stadium di Londra.
Originariamente previsto dal 12 giugno al 12 luglio 2020, il 17 marzo 2020 è stato ufficialmente rinviato di 12 mesi dalla UEFA, in modo da poter completare le Coppe Europee e i Campionati nazionali della stagione 2019-2020, sospesi per la maledetta Pandemia di Covid-19 in tutta Europa.

Le squadre partecipanti sono 24 divise in 6 gruppi da 4 squadre ciascuno così divisi:
GRUPPO A: ITALIA – TURCHIA – GALLES – SVIZZERA
GRUPPO B: DANIMARCA – FINLANDIA – BELGIO – RUSSIA
GRUPPO C: PAESI BASSI (OLANDA) – UCRAINA – AUSTRIA – MACEDONIA DEL NORD
GRUPPO D: INGHILTERRA – CROAZIA – SCOZIA – REPUBBLICA CECA
GRUPPO E: SPAGNA – SVEZIA – POLONIA – SLOVACCHIA
GRUPPO F: UNGHERIA – PORTOGALLO – FRANCIA – GERMANIA

Si qualificano alla fase successiva (Ottavi di Finale) le prime 2 squadre classificate di ogni gruppo e le 4 migliori terze classificate.
Veniamo ora alla cerimonia inaugurale del Torneo avvenuta a Roma l’11 Giugno 2021 alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e il Presidente della UEFA Aleksander Ceferin, inizia con il grande saluto al nostro Paese e all’Europa tutta di 2 simboli calcistici dell’Italia e delle 2 squadre romane: Francesco Totti e Alessandro Nesta che accolgono i tifosi tornati finalmente a riempire con una sorta di semi-normalità lo Stadio (sono presenti 16.000 spettatori!).
I due calciatori lasciano il posto alla Banda della Polizia di Stato in uniforme storica che si esibisce nel “Guglielmo Tell”, di Gioacchino Rossini mentre il prato si riempie con 24 sfere che rappresentano le Nazioni partecipanti alla competizione.
Poi comincia la vera festa con la coreografia dei ballerini, i fuochi d’artificio e i suonatori di tamburo che si esibiscono sospesi e sostenuti da un’imbracatura.
Il momento più bello e più toccante sicuramente si raggiunge con la grande performance di Andrea Bocelli con “Nessun Dorma”, brano famoso in tutto il mondo che nella sua intenzione deve essere di buon auspicio per il cammino degli azzurri mentre sul finale i 24 palloncini formeranno un unico insieme, impostato per elevare simbolicamente lo spirito di Euro 2020 al cielo, circondato da un’esplosione di effetti pirotecnici colorati.
La cerimonia volge alla conclusione con l’inno ufficiale, del Torneo: il brano “We Are The People” di Martin Garrix, Bono e The Edge, la canzone che ci accompagnerà per tutto l’Europeo.
Il Campionato di calcio Europeo EURO2020 può finalmente prendere inizio!!
Chiudo il mio articolo facendo un breve ma doveroso cenno al dramma sportivo in Danimarca-Finlandia, terza partita dell’Europeo capitato a Christian Eriksen, centrocampista della Nazionale Danese e dell’Inter. Siamo al Parken di Copenaghen al 42esimo minuto del primo tempo, dopo uno scatto in attacco, Eriksen si avvicina all’out sinistro d’attacco per ricevere il pallone dalla rimessa laterale. Lo stoppa e cerca di ripassarlo al compagno, ma mentre lo fa “sembra come cadere”. Infatti crolla a terra, privo di sensi.
La partita viene immediatamente sospesa.
I giocatori danesi si rendono subito conto della gravità della situazione e si mettono le mani nei capelli, i compagni di squadra fanno cenno ai sanitari di affrettare l’ingresso.
Kjaer, il capitano è lui ad aprire la bocca di Eriksen, a tirargli fuori la lingua prima che soffochi.
Arriva di corsa lo staff medico, che inizia a praticargli un massaggio cardiaco ripetuto. I giocatori della Danimarca si mettono davanti al giocatore per proteggerlo. Sullo stadio cala il silenzio.
Gli interventi sul giocatore, anche col defibrillatore, durano oltre 20 minuti poi Eriksen viene portato fuori dal campo in barella, coperto da un lenzuolo bianco per evitare che le telecamere lo riprendessero.
La UEFA per fortuna successivamente ha comunicato che le condizioni di Eriksen si erano stabilizzate e si è ripresa in serata sempre su decisione dell’UEFA stessa la partita che per dovere di cronaca termina con il risultato finale di 1-0 a favore della Finlandia.

Marco Migliorini

Fonte articolo “L’esodo Magazine” https://www.esodo.info/